La lipocavitazione ad ultrasuoni: in cosa consiste il trattamento
Una delle condizioni più comuni della pelle e presente per la maggior parte sulle donne, è indubbiamente la cellulite.
Da sempre la medicina estetica, che si occupa di agire direttamente per correggere e migliorare gli inestetismi del corpo, è alla ricerca di soluzioni innovative e maggiormente efficaci per poter prevenire ed eliminare questa condizione.
Nel tempo, diverse sono le opzioni che si sono sviluppate tra vari tipi di creme, massaggi e trattamenti estetici per cercare di ridurre o eliminare la cosiddetta buccia d’arancia, che spesso causa disagio e imbarazzo nelle donne. Negli ultimi anni la medicina estetica ha studiato a fondo un nuovo trattamento medico e poco invasivo contro l’anestetismo della cellulite: si tratta della lipocavitazione ad ultrasuoni.
Trattamento cellulite: cos’è la lipocavitazione ad ultrasuoni
Quando si parla di lipocavitazione ad ultrasuoni, ci si riferisce ad un trattamento di medicina estetica non invasivo, effettuato su determinate zone del corpo con lo scopo di ringiovanire la pelle agendo in particolar modo sul tessuto adiposo. Essendo la presenza di tessuti adiposi uno dei problemi estetici più diffusi e difficili da eliminare, questo trattamento mira alla totale demolizione delle adiposità tramite l’emmissione costante di onde ad ultrasuoni direttamente sulla pelle.
Il problema della cellulite si manifesta per lo più nelle zone dei fianchi, delle cosce, della vita e dei glutei, e tramite questo processo medico si cerca di apportare un miglioramento nella zona trattata cercando di ripristinare il più possibile il contorno corporeo, riducendo la consistenza e l’accumulo di adipe.
Le onde ad ultrasuoni trasmesse, essendo di bassa intensità e frequenza, hanno come funzione principale quella apportare una rottura nella membrana che ricopre le cellule adipose eliminando gli acidi grassi presenti nelle cellule stesse.
Le cellule adipose che si liberano dopo la rottura di questa membrana, vengono eliminate successivamente dal corpo attraverso processi naturali come l’urina e la sudorazione.
Lipocavitazione: in che modo agisce sulla cellulite
La lipocavitazione ad ultrasuoni è un trattamento che riscuote un successo particolare, in quanto permette ai pazienti di ottenere risultati che possono quasi essere paragonati a quelli della liposuzione. Essendo la cellulite un processo patologico che interessa particolarmente il tessuto adiposo, questo tipo di trattamento di medicina estetica è in grado di agire su essa, portando a dei risultati piuttosto positivi alla fine dell’intero processo.
Tramite l’utilizzo di macchinari specializzati che emanano delle onde con una certa intensità energetica, questa tecnica è in grado di ridurre l’anestetismo della cellulite insieme al grasso corporeo.
Le onde emanate dal macchinario, una volta rilasciate nella zona da trattare, creano delle micro bolle che penetrano all’interno del tessuto adiposo e del liquido interstiziale.
Questo processo è appunto chiamato cavitazione e consiste proprio nella formazione di vapore che poi implode.
La lipocavitazione ad ultrasuoni causa il movimento del liquido interstiziale che si espande e contrae a più riprese, causando il collasso delle cellule adipose che di conseguenza rilasciano tutto il loro contenuto grasso e acquoso. I lipidi vengono successivamente assorbiti e processati per poter essere espulsi dal corpo in maniera naturale.
Tramite questa tecnica, si ha quindi un sostanziale e notevole consumo e rimozione del tessuto adiposo, portando come risultato un’efficace riduzione della cellulite.
La lipocavitazione ad ultrasuono può essere utilizzata anche per compattare la pelle per poter migliorare l’aspetto del corpo, rendendo il tessuto maggiormente uniforme e tonico.
Da quando è stata scoperta e creata, ne fanno utilizzo tanti professionisti di medicina estetica e dermatologi in tutto il mondo.
Come funziona il trattamento di lipocavitazione ad ultrasuoni
Il trattamento di lipocavitazione ad ultrasuoni viene effettuato in strutture e cliniche altamente specializzate in questo tipo di processi.
La paziente viene fatta distendere su un lettino e lo specialista procederà nel passare un manipolo, simile a quello utilizzato per le ecografie, su tutte le zone interessate da trattare.
Questo tipo di procedura, essendo paragonabile a quella della liposuzione, prevede l’utilizzo di cannule molto più fini che non rilasciano alcun tipo di cicatrice, e tramite l’emissione di ultrasuoni rompono gli adipociti che creano l’eccesso di adipe e cellulite.
Le cannule avranno il compito di aspirare il grasso in eccesso rendendo la zona più soda. La macchina utilizzata rilascia innumerevoli onde ultrasuoni che colpiscono le cellule adipose ripetutamente facendo vibrare tutti i tessuti interessati. Lo specialista esegue la lipocavitazione attraverso dei movimenti circolatori e, ogni tanto, dando alcuni colpi delicati per poter dirigere le onde sulle zone con la cellulite. Per poter rendere l’effetto del trattamento più potente, il medico praticante può decidere di iniettare dei liquidi nell’area che verrà successivamente trattata.
Il trattamento di lipocavitazione dura di norma tra i 30 e i 40 minuti e il numero di trattamenti dipende prevalentemente dall’area che si desidera trattare e dal tipo di tessuto corporeo.
Tra una sessione e l’altra, è necessario lasciar passare all’incirca tre giorni, in maniera tale da permettere al corpo di avere abbastanza tempo per eliminare il grasso in eccesso.
Pur essendo un trattamento indolore, spesso viene utilizzato un gel infiammatorio per evitare rossore nella pelle delle zone trattate.
Nonostante non ci siano rischi e controindicazioni, si sconsiglia a pazienti che soffrono di patologie quali diabete, vasculiti, scarsa funzione renale e problemi cardiaci.
In questi casi si potrebbero presentare lividi ed edemi, fino ad arrivare a complicazioni maggiori come necrosi cutanea.