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Combattere i segni dell’invecchiamento con la biodermogenesi

Lo scorrere del tempo conduce, purtroppo, all’inesorabile invecchiamento della pelle, il quale è legato doppio filo all’insorgenza di vari inestetismi cutanei responsabili della perdita di tonicità e di elasticità del derma.
Tuttavia, il mondo della medicina e dei trattamenti estetici non è rimasto impassibile: i molteplici studi condotti hanno portato all’ideazione di procedure non invasive aventi il preciso scopo di contrastare il più possibile l’invecchiamento cutaneo.
Tra di essi figura anche la biodermogenesi: di cosa si tratta e quali sono i benefici che arreca alla pelle? Esaminiamo la risposta a ciascun quesito in questo breve ma interessante articolo.

Cos’è la biodermogenesi e come può aiutare a combattere i segni dell’invecchiamento

Innanzitutto, è bene partire dalla definizione di biodermogenesi: si tratta di un trattamento appartenente alla complessa branca della medicina estetica che contrasta in modo efficace gli inestetismi della cute provocati dall’invecchiamento.
Il principio di base che si cela dietro il suo meccanismo d’azione vede come protagonista il connubio perfetto tra la radiofrequenza e i campi magnetici; per ottenere tale mix, infatti, vengono adoperati degli appositi macchinari e dei prodotti cosmetici specificatamente ideati per collaborare con le tecniche succitate, per idratare la pelle e agevolare la rigenerazione cutanea.
In che modo la biodermogenesi aiuta a contrastare i segni dell’invecchiamento?
Sostanzialmente, i macchinari maggiormente utilizzati sono dotati di manipoli che vengono fatti passare sulle zone della pelle da trattare rilasciando dei piccoli impulsi elettrici; le variazioni di elettricità impartite sulla cute arrivano in profondità fino a toccare i fibroblasti, speciali cellule del derma, spronandoli a produrre nuovo collagene e fibre elastiche.
Inoltre, gli stessi strumenti sono anche in grado di emettere dei campi magnetici allo scopo di riattivare o quantomeno di migliorare lo scambio cellulare e l’attività vascolare, tonificando le vene e i capillari.
Non solo, l’azione dei suddetti campi magnetici apporta notevoli benefici anche sull’eliminazione delle scorie e dei prodotti di scarto rilasciati dal processo di rivascolarizzazione dei tessuti soggetti al trattamento di biodermogenesi, compiendo così un’azione drenante davvero efficace.
L’intero meccanismo d’azione della biodermogenesi appena descritto, ossia la combinazione tra impulsi elettrici e campi magnetici, è in grado di rigenerare la pelle, contrastando di fatto l’invecchiamento cutaneo.
La pelle, così, gode di numerosi benefici: quali?

Benefici della biodermogenesi sulla pelle

Le diverse applicazioni del trattamento di biodermogenesi si sono rivelate notevolmente fruttuose stando alla soddisfazione generale dei pazienti che vi si sono sottoposti.
Nonostante i risultati finali varino da individuo a individuo, a seconda della gravità dell’inestetismo cutaneo e del grado di invecchiamento della pelle già raggiunto, la biodermogenesi apporta dei benefici significativi.
Innanzitutto, dopo la procedura il tessuto cutaneo appare maggiormente idratato e ben nutrito, grazie all’azione dei cosmetici che collaborano con l’azione degli impulsi elettrici.
Inoltre, l’aspetto esteriore della pelle che ha perso tonicità ed elasticità viene notevolmente migliorato: le rughe e le cicatrici perdono di vigore a favore di una migliore capacità di riassorbimento.
L’invecchiamento è un processo fisiologico che porta la cute a sfaldarsi e a perdere di lucentezza; dopo un trattamento di biodermogenesi, essa è decisamente più elastica, tonica e appianata, in una parola sola, rigenerata.
Dati i numerosi benefici che tale procedura di medicina estetica apporta sul tessuto cutaneo, le applicazioni alle quali mira sono altrettanto variegate; una di esse è sicuramente la tonificazione della pelle del viso.
Analizziamola insieme!

Come scegliere i trattamenti di biodermogenesi per la cura dell’invecchiamento

La biodermogenesi viene utilizzata su larga scala per curare l’invecchiamento della pelle del viso, dato che si tratta di un trattamento assolutamente non invasivo e dai risultati praticamente immediati.
Grazie all’azione combinata degli impulsi elettrici e dei campi magnetici sulla cute del viso, il microcircolo viene riattivato, favorendo una maggiore ossigenazione dei tessuti e potenziando la traspirazione delle cellule in essi contenute.
Molto spesso, la biodermogenesi viene applicata sul viso per combattere i classici problemi cronici, come l’insorgenza di macchie e cicatrici che spiccano sul tessuto cutaneo dovute a episodi di acne o di irritazioni pregresse.
Nel caso dell’acne, la tendenza è quella che porta alla creazione di cicatrici che ledono l’aspetto esteriore della pelle del viso e che solo la biodermogenesi può aiutare a curare grazie alla sua azione rigenerativa sulle cellule.
Inoltre, questo speciale trattamento risulta essere adatto a chiunque, ma è opportuno tenere conto delle controindicazioni che possiede: ad esempio, le donne in gravidanza o in allattamento non dovrebbero sottoporvisi, esattamente come coloro che soffrono di irritazioni cutanee o di infezioni.
Pertanto, per godere al 100% dei benefici che la biodermogenesi apporta sulla pelle del viso è fondamentale selezionare accuratamente la struttura che si occupa di operare tale trattamento, assicurandosi che integri personale competente, qualificato e dotato del giusto bagaglio di esperienza nel settore.
In questo modo, si può contare sull’incredibile apporto che la biodermogenesi regala nel contrasto all’invecchiamento cutaneo, per una pelle rigenerata!