Medical Laser Clinic

Informazioni | Promozioni
ragazza effettua un trattamento di laserterapia per le cicatrici atrofiche del viso

Il trattamento di laserterapia per le cicatrici atrofiche

Le cicatrici atrofiche sono delle cicatrici abbastanza complesse che si vengono a creare quando il tessuto necessario per riparare una lesione è insufficiente. Sono, quindi, non solo un problema di carattere estetico, ma anche prettamente medico perché il rischio che la ferita si infetti può essere molto alto. È proprio per questo motivo che la sua medicazione deve avvenire in maniera molto attenta e scrupolosa.

Le cicatrici atrofiche sono, quindi, il contrario di quelle ipertrofiche in cui, invece, vi è un’eccessiva formazione di tessuto per la rimarginazione, da cui la possibilità che si venga a creare un antiestetico rilievo a livello cutaneo.

Il problema principale e più frequente legato a queste cicatrici è che queste si possono riaprire facilmente dando luogo a delle recidive. Fortunatamente, in un normale processo di cicatrizzazione di una lesione da parte di un soggetto sano, non si vengono a formare. La loro comparsa è, invece, generalmente associata ad altre patologie e a particolari condizioni cliniche della persona.

Delle classiche cause sono l’acne e la varicella, ma anche la componente genetica è fondamentale, tanto che alcuni soggetti sono più portati di altri a svilupparle e nel nostro centro di medicina estetica di Verona è possibile effettuare diversi trattamenti specifici per risolvere il problema!

Come è possibile eliminare le cicatrici atrofiche

Osservando la pelle in corrispondenza di una cicatrice atrofica, essa appare come un vero e proprio foro, perciò è naturale che chi ne sia affetto la voglia eliminare. Per farlo è indispensabile rivolgersi a un medico dermatologo che, caso per caso, valuterà la tecnica migliore per la sua rimozione.

Esistono, infatti, diversi rimedi per l’eliminazione di una cicatrice atrofica e, tra questi, i principali sono:

  • dermoabrasione: è perfetta per risolvere gli inestetismi provocati dall’acne e quindi rimuovere cicatrici poco evidenti e profonde. Si utilizza una specie di fresa che va a levigare ed eliminare gli strati più superficiali dell’epidermide. Si esegue in anestesia locale e in day hospital;
  • dermaroller: consiste in un piccolo rullo ricoperto da microaghi che provocano delle punture sui capillari più in superficie. Lo scopo è stimolare la microcircolazione sanguigna e favorire la rigenerazione cutanea per ricostruire il tessuto danneggiato. È necessario eseguire almeno tre trattamenti in un arco temporale di circa 28 giorni;
  • filler: metodo indicato per trattare cicatrici molto profonde che con gli altri metodi non potrebbero essere risolte. Al loro interno, infatti vengono iniettate delle sostanze riempitive (i filler, appunto) che eliminano il foro. Ha il vantaggio di rimuovere immediatamente il problema, ma non in maniera definitiva perché dopo circa tre-sei mesi è necessario ripetere il trattamento (la durata dipende soprattutto dal tipo di filler utilizzato);
  • peeling chimico: all’interno della pelle vengono iniettati degli acidi che determinano la rimozione degli strati più esterni. In questo modo si stimola la rigenerazione cellulare e la ricostruzione dei tessuti danneggiati. Per avere dei risultati evidenti è opportuno ripetere il trattamento svariate volte;
  • laser: è il metodo in generale più efficace che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più e viene di solito eseguito in anestesia locale. Esistono vari tipi di laser e molto spesso questi trattamenti vengono eseguiti in associazione ad altre tecniche (come ad esempio la radiofrequenza bipolare frazionata) per arrivare ad una risoluzione definitiva della cicatrice atrofica.

Le principali tecniche di laserterapia per risolvere il problema delle cicatrici atrofiche

Le tecniche laser maggiormente utilizzate per l’eliminazione definitiva delle cicatrici atrofiche sono:

  • laser frazionato CO2: lo specifico macchinario emette un raggio di anidride carbonica con cui si colpisce la parte della cute danneggiata. In questo modo si creano dei canali microscopici che stimoleranno la rigenerazione cellulare. Questa tipologia di trattamento è sconsigliata a tutte le persone con un fototipo scuro perché potrebbe portare alla formazione di evidenti macchie cutanee;
  • laser Erbium frazionato: anche se è maggiormente consigliato per le cicatrici ipertrofiche, si ottengono buoni risultati anche con quelle atrofiche. Il raggio viene convogliato sulla parte da trattare in modo tale da generare una dermoabrasione che rende la pelle più liscia e levigata. Dopo un ciclo di almeno tre sedute (il numero dipende dalla gravità del difetto) il “foro” appare molto meno evidente;
  • laser fraxel: tecnica rivoluzionaria sviluppata negli Stati Uniti che si differenzia da quelle più tradizionali perché non provoca una bruciatura della pelle. In questo trattamento, invece, il raggio viene assorbito e riesce a penetrare fino al derma (il secondo strato cutaneo) per eliminare le cellule vecchie e stimolare il turn-over del tessuto. Di solito sono necessarie almeno tre sedute.

I vantaggi dell’unione del laser alla radiofrequenza

Negli ultimi anni si è diffuso sempre più l’utilizzo di trattamenti combinati laser-radiofrequenza per poter sfruttare in sinergia gli effetti positivi di entrambi. Nello specifico, questo tipo di terapia sfrutta soprattutto il laser frazionato CO2.

Il raggio, infatti, leviga la pelle e stimola la produzione di collagene, così da accelerare il rinnovamento cellulare e andare letteralmente a “riempire il foro” della cicatrice. La radiofrequenza, invece, restituisce compattezza e tonicità al tessuto cutaneo. Questa seconda tecnologia, poi, riduce notevolmente i tempi di guarigione e i possibili effetti secondari che possono essere provocati dal laser, come ad esempio i gonfiori e gli edemi della zona trattata. Nei due o tre giorni successivi si dovrà semplicemente continuare ad idratare e raffreddare la parte.

Un ulteriore vantaggio di questo utilizzo abbinato è quello di riuscire a trattare con ottimi risultati anche cicatrici atrofiche di maggiore entità, più estese e profonde.