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Capillari rotti alle gambe: quando il laser può essere una soluzione

Molte persone sviluppano capillari rotti su viso, palpebre, naso e altre aree del corpo ed in particolare all’altezza delle gambe. Questi vasi sanguigni sono spesso di colore rosso ma a volte si presentano anche di una tonalità piuttosto bluastra. Nella maggior parte dei casi, il laser può essere una soluzione per eliminarli o comunque migliorarne notevolmente l’aspetto anche estetico. In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come funziona.

Eliminazione dei capillari rotti con il laser

I capillari rotti dall’aspetto bluastro e più grandi sono situati in genere sulle palpebre e sul viso e rispondono magnificamente alla terapia laser, ma quando si trovano alle gambe l’intervento con questo strumento è un pò meno prevedibile a causa della quantità di energia richiesta per ottenere i migliori risultati. Anche i laghi venosi, lesioni vascolari sempre di colore bluastro che si trovano comunemente sulle labbra, rispondono molto bene al laser. I capillari rotti molto grandi presenti alle gambe si possono tuttavia minimizzare moltissimo con dei trattamenti periodici per ottenere nel tempo dei migliori risultati.

Risultati tipici per il trattamento laser dei capillari rotti

L’esito tipico del trattamento dei capillari rotti con il laser è la scomparsa immediata di questi inestetismi e soprattutto senza lividi o formazione di croste. Di solito sono necessari da uno a tre trattamenti da spalmare nel giro di tre o anche quattro settimane. Quando si interviene su questi vasi sanguigni indesiderati presenti alle gambe e di dimensioni piuttosto grandi, ci potrebbero essere un numero maggiore di trattamenti. In genere i vasi più grandi rispondono in modo piuttosto favorevole alla terapia iniettiva, mentre i più piccoli sono più adatti al trattamento laser. A margine va altresì aggiunto che è estremamente importante che la pelle sovrastante non sia abbronzata, poichè il trattamento laser la espone a un rischio maggiore di complicazioni come ad esempio scolorimento o cicatrici. La pelle deve quindi essere normale ovvero con il tipico colore di base prima di sottoporsi al suddetto trattamento.

Cosa sapere sulle modalità di trattamento dei capillari rotti

I trattamenti dei capillari rotti alle gambe vengono generalmente eseguiti in un ambulatorio medico e senza necessità di anestesia. Dopo l’intervento, la maggior parte dei soggetti avverte solo un lieve rossore che dura da uno a due giorni. La formazione di croste può verificarsi nell’area interessata, anche se questo è un fenomeno piuttosto raro. Se tuttavia la formazione di croste si verifica dopo il trattamento laser, in genere si risolve entro pochi giorni o al massimo nel giro di due settimane. L’intervento con questo apparecchio per capillari rotti alle gambe, richiede l’uso di diversi impulsi sui vasi sanguigni interessati che nello specifico si avvertono come piccole punture calde sulla pelle, alleviate in 1-2 secondi dal raffreddamento immediato dell’area. I colpi laser tendono inoltre a lasciare una parte rossa rialzata in cui la luce laser è penetrata nella pelle, seguita da un’area crostificata che scompare però dopo pochi giorni. È importante tuttavia non grattare queste aree poiché ciò potrebbe introdurre batteri e portare a infezioni della pelle. Alla fine del trattamento laser, potrebbe rimanere tra l’altro una piccola area di scolorimento color caffè in cui è stato attivato il laser. Ciò può essere prevenuto nella maggior parte delle situazioni evitando l’esposizione al sole e applicando una crema solare con un fattore di protezione molto alto (50+) sulle aree trattate e per una o due settimane successive. A margine va altresì aggiunto che il professionista esperto in interventi laser sui capillari rotti, dall’alto della sua esperienza potrebbe anche ottimizzare il risultato optando per l’iniezione (sclero terapia), e la rimozione chirurgica delle vene tramite flebectomia ambulatoriale che sono le prime linee di approccio per il trattamento delle vene più grandi. In altre parole il laser, le iniezioni e la chirurgia sono tutti complementari rispetto ai trattamenti e che si escludono a vicenda. Molti pazienti richiedono tuttavia una combinazione di questi interventi con l’unico scopo di ottenere i migliori risultati. Come nota a margine va sottolineato che è importante essere consapevoli che dopo il trattamento laser delle vene alle gambe, i vasi possono apparire decisamente più scuri per alcune settimane prima di migliorare e a seconda del numero di capillari trattati con il suddetto strumento.

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