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I benefici del trattamento di biodermogenesi per la tonificazione delle gambe

La biodermogenesi presenta numerosi vantaggi se paragonata a trattamenti di medicina dermo-estetica più tradizionali.

Infatti, questo particolare trattamento non è invasivo e risulta assolutamente indolore, in questo modo non sarà richiesta nessuna anestesia. Anche i suoi risultati sono apprezzabili in tempi brevissimi. Basteranno infatti poche sedute per rendersi conto che il trattamento sta producendo gli effetti desiderati. Oltretutto, una volta terminata una seduta, sarà possibile riprendere le normali attività quotidiane sin da subito.

La biodermogenesi, a differenza di altri trattamenti, può essere eseguita in totale tranquillità anche durante la stagione estiva, e i suoi risultati perdureranno con il passare del tempo. Motivo per cui non saranno necessarie sedute dedicate al mantenimento del risultato ottenuto.

Sebbene questo tipo di intervento estetico sia volto principalmente al trattamento delle smagliature, la biodermogenesi si rivela efficace anche nel riconferire tonicità cutanea a zone soggette a rilassamento.

È proprio di questo che parleremo nel nostro articolo, focalizzando la nostra attenzione sull’utilizzo di questa tecnica per tonificare le gambe.

La biodermogenesi per la tonificazione delle gambe

Quando si effettua la biodermogenesi per combattere gli inestetismi, tra i quali la perdita di tono delle gambe, il trattamento, per portare a dei benefici, viene eseguito seguendo quattro passaggi fondamentali.

Prima di tutto, utilizzando una spugna dal potere abrasivo montata su un apposito manipolo capace di creare il vuoto, viene eseguito un trattamento di “gommage meccanico”.
In questo modo si avrà un rapido aumento della traspirazione a livello cutaneo.

Una volta fatto ciò, è il momento di applicare sull’epidermide appositi cosmetici, studiati appositamente e contenenti specifici principi attivi tra i quali troviamo amminoacidi, sostanze nutritive e acido ialuronico. Questi sono necessari al corretto ripristino delle condizioni normali della pelle e per combattere gli inestetismi sui quali si vuole intervenire.

Dopodiché verranno utilizzati i lievi impulsi elettrici citati in precedenza, che andranno a favorire l’assorbimento dei cosmetici appena applicati.

La penultima fase di questa pratica viene definita “fase ACTIVE”. In questo, momento lo strumento utilizzato per la biodermogenesi andrà ad emettere gli impulsi elettrici accompagnandoli all’emissione di campi elettromagnetici atti a permettere alla pelle di rigenerarsi.

Per finire, si effettuerà una elettrostimolazione aggiuntiva per andare a ristabilire un corretto grado di idratazione accompagnato dal giusto pH cutaneo.

L’efficacia della biodermogenesi nel contrastare la perdita di tonicità nelle gambe

Ora che sappiamo come agisce questo tipo di trattamento contro la perdita di tonicità delle gambe, vediamo cosa dice la letteratura scientifica riguardo la sua effettiva efficacia. Come abbiamo avuto modo di vedere, infatti, si tratta di un processo che si snoda in molti passaggi e richiede anche un considerevole investimento di tempo e di denaro da parte del paziente. Ci si può chiedere, quindi, se ne valga la pena, soprattutto in considerazione del fatto che per molte donne le gambe rappresentano una potente arma di seduzione, nonché un lato elegante e sofisticato della loro femminilità, da esibire e del quale andare fiere. Il normale rilassamento della pelle che avviene nel corso degli anni, e che aggredisce con particolare accanimento certe zone del corpo, incluse le gambe, è quindi un duro colpo da affrontare.

Ma per tutte le pazienti, ci sono buone notizie: sono infatti numerosi gli studi che legittimano la bontà e l’efficacia della biodermogenesi proprio nel trattamento di zone di tessuto cutaneo che hanno perso tonicità e compattezza.

Questo inestetismo sorge in modo naturale, ahimè, con il passare del tempo, esattamente come avviene per la formazione delle rughe. Le gambe sono una parte del corpo particolarmente sensibile a questo processo.

La chiave del funzionamento della biodermogenesi risiede nella perfetta combinazione tra radiofrequenze e la generazione di campi magnetici che abbiamo citato sopra. Gli impulsi, infatti, trasmessi direttamente alla zona interessata delle gambe in accompagnamento ad un massaggio meccanico, insieme alle onde magnetiche, hanno la capacità di stimolare i fibroplasti, in modo da indurli a produrre un maggiore quantitativo di collagene, essenziale affinché la pelle mantenga la sua elasticità. La formazione di collagene endogeno favorirà il ricambio cellulare e, in questo modo, l’elasticità e la compattezza della pelle delle gambe ne beneficerà visibilmente. Ecco così che la pelle riconquisterà la sua normale condizione, e potrà tornare a svolgere in modo ottimale le sue funzioni biologiche.

Alcune indicazioni pratiche e consigli

Per godere pienamente dei risultati portati dalla biodermogenesi sarà necessario sottoporsi ad un numero di sedute variabile. Per apprezzare appieno il trattamento, infatti, potranno volerci dalle 10 alle 20 sedute.

Il grande vantaggio di questa tecnica è dato dal fatto che, appena terminata la seduta, sarà possibile riprendere la propria quotidianità senza tempi di guarigione o di recupero. Infatti la sola precauzione sarà quella di non lavarsi con acqua fredda durante le prime ore a seguito della sessione. Questo perché potrebbe inficiare sulla totale efficacia del trattamento effettuato.