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signora mentre si prepara ad un trattamento di biodermogenesi all'addome

La biodermogenesi per il rilassamento di alcune aree del corpo

Molti conoscono la biodermogenesi come trattamento efficace nel contrastare le smagliature, e in effetti è proprio per combattere questo inestetismo che essa è maggiormente utilizzata. Tuttavia, la biodermogenesi si rivela efficace anche contro i segni causati dal passare degli anni, come il rilassamento della pelle, che si concentra soprattutto in zone specifiche del corpo, ad esempio il seno, i glutei e l’addome.

In questo articolo verrà trattato, nello specifico, proprio l’impiego che viene fatto di questo rimedio nell’ambito della medicina estetica per recuperare la tonicità.

Come viene trattato il rilassamento cutaneo con la biodermogenesi

Innanzitutto, vediamo come viene praticata la biodermogenesi sull’addome con lo scopo di tonificare le parti del corpo interessate. Il processo è piuttosto articolato, e si snoda in più passaggi.

Come primo passo, si utilizza una spugnetta abrasiva per il gommage. Questa pratica consiste in movimenti dolci, meccanici, che hanno uno scopo esfoliante, ovvero puntano ad eliminare le cellule morte in un modo meno aggressivo. Non solo, un altro effetto benefico di questa operazione è la maggiore traspirazione della pelle.

Fatto questo, si passa all’applicazione di cosmetici mirati e specifici, arricchiti con elementi preziosi per la cute, essenziali per ripristinare le sue condizioni ottimali, antecedenti la formazione dell’inestetismo. Queste sostanze miracolose includono l’acido ialuronico, amminoacidi fondamentali e altri nutrienti. Affinché gli ingredienti di queste creme vangano assorbiti più possibile, viene praticata un’elettrostimolazione a bassa intensità, che favorisce proprio questo processo.

Nel passaggio successivo, viene chiamato in causa il macchinario appositamente creato per la biodermogenesi. Questo strumento, grazie all’emissione di impulsi elettrici e alla creazione di campi magnetici, favorisce la rigenerazione delle cellule della pelle. Questa fase viene definita ACTIVE.

La seduta si conclude con una seconda elettrostimolazione, indotta con il preciso scopo di reidratare la pelle e riportare il suo pH in condizione di stabilità.

L’efficacia della biodermogenesi nel ritonificare la pelle

Ora che è stato spiegato come funzionano le sedute di biodermogenesi per ritonificare le parti del corpo che sono andate incontro ad un rilassamento precoce, parliamo dell’efficacia di questo trattamento. Poiché si tratta di un processo piuttosto lungo, che richiede pazienza da parte dei clienti che vi si sottopongono, infatti, è legittimo chiedersi se valga davvero la pena. Ebbene, cediamo la parola alla scienza e consultiamo gli studi che sono stati condotti nel settore.

Partiamo col dire che la letteratura medica e scientifica ha dimostrato che effettivamente questa tecnica consente di raggiungere buoni risultati nel migliorare il tono e la compattezza di determinate aree del corpo.

Inoltre, questi effetti benefici si sono rivelati duraturi nel tempo. Secondo le stime degli studi, gli effetti del trattamento rimangono visibili anche a distanza di sei anni dalla conclusione di quest’ultimo, ma in realtà potrebbero permanere anche più a lungo.

Cosa dicono i pazienti dei risultati ottenuti

L’altra faccia della medaglia è rappresentata, poi, dai risultati che i pazienti possono osservare in prima persona, dai cambiamenti che chi si sottopone alla biodermogenesi nota sul proprio corpo. Qui bisogna essere cauti, ed effettuare una precisazione: sebbene quasi tutti i pazienti, generalmente, si dicano soddisfatti del cambiamento, talvolta questo non è consistente come sperato. Molte persone, infatti, giungono al centro estetico o all’attenzione del medico con aspettative rosee, mentre la realtà del trattamento si rivela poi efficace, ma non miracolosa. Questa parziale insoddisfazione, o comunque non totale soddisfazione, può essere dovuta a diversi motivi, che possono interagire e creare un’unica concausa.

Bisogna considerare che ciascun paziente ha una biologia propria, e un organismo che funziona in modo differente rispetto a chiunque altro. Di conseguenza, ciascun corpo risponde in modo diverso, più o meno consistente, a questo come a qualsiasi altro tipo di trattamento estetico.

Questo fattore, a sua vota, si interseca con un altro elemento determinante nell’entità del risultato finale: la gravità dell’inestetismo da contrastare. Casi più lievi saranno più facilmente gestibili, ma è anche vero che il cambiamento osservato sarà minore e, di conseguenza, anche la soddisfazione del paziente.

In linea generale, comunque, possiamo dire che, rispetto al trattamento delle smagliature (che migliorano tantissimo, diventano quasi invisibili e, in certi casi, possono addirittura scomparire), quello delle zone cutanee che hanno perso tonicità risulta lievemente meno drastico. Ciò non vuol dire che la biodermogenesi sia inefficace in questi casi, anzi, la pelle avrà un aspetto meglio idratato, a vedersi apparirà più elastica e compatta. Complessivamente, il miglioramento sarà veramente degno di nota, e la cute del paziente sembrerà davvero rigenerata.

Occorre tuttavia una precisazione: a differenza della formazione di smagliature e cellulite, quello del rilassamento della pelle è un processo fisiologico, che avviene in maniera del tutto naturale con il progredire del tempo e dell’età. Per questo motivo, per quanto i risultati ottenuti con la biodermogenesi siano incoraggianti per il paziente, l’apparente ringiovanimento così ottenuto non godrà della stessa durata. La perdita di tonicità cutanea è infatti un meccanismo che può essere in qualche modo tamponato, ma non fermato del tutto, proprio per la sua stessa natura.