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Angiomi: cosa sono e come si correggono con il laser

Da piccoli inestetismi a veri e propri sintomi di una patologia più seria, gli angiomi rappresentano uno dei più comuni disturbi a carico della pelle umana, specie di quella delle donne. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio di cosa si tratta, e quali sono i rischi correlati alla loro comparsa.

Tecnicamente un angioma è un tumore benigno causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni o linfatici. Tale dilatazione ha origine a sua volta nella malformazione di cellule dell’epitelio (della pelle), dell’endotelio (le cellule che rivestono i vasi sanguigni e linfatici) o delle cellule situate vicino ai vasi. Il risultato di questa malformazione si presenta all’esterno tanto come una macchiolina quasi invisibile all’occhio umano, tanto come una vistosa protuberanza di color rosso scuro. Altre volte, invece, gli angiomi non compaiono sulla cute ma colpiscono organi interni, portando con sè possibili complicazioni a carico del funzionamento degli stessi.

Nel linguaggio comune, anche se impropriamente, si associa la parola angioma a quella che in realtà è una delle 4 tipologie con cui questo disturbo si manifesta, ovvero il cosiddetto emangioma. Nello specifico, come indica la radice “ema“, questa tipologia di angioma origina da malformazioni dei vasi sanguigni e non comporta particolari rischi per la salute dell’individuo, a meno di rotture e quindi emorragie in organi importanti come il cervello. Nella forma più comune (il cosiddetto “emangioma piano“) si presenta come una macchia estesa fino a un massimo di pochi centimetri e dal color rosa o rosso scuro. Altra forma diffusa all’interno di questa sottocategoria è l’emangioma cavernoso (o cavernoma), quella potenzialmente più pericolosa perché ha origine nel cervello o nel midollo spinale; può compromettere il funzionamento degli organi di senso o arrivare a causare crisi epilettiche. Meno frequente, ma non per questo non degno di considerazione, è l’angioma causato da malformazioni delle cellule linfatiche, e che dà origine e due principali tipologie di disturbo: il linfangioma capillare, piccola lesione solitamente indolore, e il linfangioma cistico, che colpisce più frequentemente il collo e può arrivare a sporgere in maniera abnorme.

Quando il disturbo ha origine esclusivamente nella dilatazione di piccoli capillari, allora si parla delle cosiddette teleangectasie: è la stessa patologia che colpisce i nostri occhi quando sono infiammati e sono visibili i piccoli rami rossastri sulla superficie della sclera. Nella maggior parte dei casi, essendo spesso un problema esclusivamente estetico, gli angiomi vengono trattati con una terapia laser quasi indolore, detta Dye-Laser. che interviene esclusivamente sulle lesioni che si presentano di colore rossastro. Spesso è necessaria una sola seduta, che dura pochi minuti e ha l’effetto di portare a un graduale sbiancamento della zona. Quando l’estensione dell’angioma o la sua collocazione richiedono un trattamento più deciso, si opta per il laser Nd-Yag, più forte e aggressivo e che richiede al contempo più sedute per la sua efficacia, con la possibilità di adattare la lunghezza d’onda del macchinario per intervenire in maniera ancora più mirata sulla zona colpita. In rari casi, su parere del medico ove la posizione della lesione possa in qualche modo portare a conseguenze più importanti, si decide di intervenire con l’asportazione chirurgica diretta o con terapie più invasiva come la radioterapia o l’embolizzazione.